Alegret (fl. 1145 circa) è stato un trovatore guascone, contemporaneo di Marcabru.
Opera
Dei suoi componimenti poetici sono rimasti un sirventes (BdT 17,2 "Ara pareisson ll'aubre sec"), una canso (BdT 17,1 "[Ai]ssi cum selh [q]u'es vencutz [e] sobratz") e un frammento di un salut d'amor (Dompna, c'aves la segnoria). Ciò nonostante, la sua reputazione era abbastanza alta da trovare riscontro nella poesia di Bernart de Ventadorn e Raimbaut d'Aurenga. Lo stile del sirventese, di taglio moralistico e marcabruniano, rivela vicinanze, anche intertestuali, con alcuni componimenti del più noto Peire d'Alvernhe. Alegret fu probabilmente anche uno dei primi trovatori a impiegare la metafora feudale per descrivere l'amor cortese e la relazione con la sua domna (signora) come un rapporto di vassallaggio, chiamando sé stesso nei confronti di lei endomenjatz (fondamentalmente, vassallo o uomo fedele). Pellegrini ha visto questo passaggio come un'imitazione di Bernart de Ventadorn, considerato il maestro di questa metafora:
Marcabru parodia la struttura di Ara pareisson li'aubre sec di Alegret nel suo componimento poetico Bel m'es quan la rana chanta. Con tono tipicamente moralizzante accusa Alegret di essere un adulatore che tradisce il suo signore. Alegret viene implicitamente confrontato al Tristano della leggenda perché egli indossa la blancha camiza (la bianca camicia che simboleggia una relazione sessuale). Nel suo lavoro Alegret critica i marritz drutz (mariti infedeli), ma principalmente, come Cercamon, per il fatto di incoraggiare la promiscuità nelle donne.
- Canso
Opere tradotte
- (EN) Aissi cum selh qu'es vencutz ("Proprio come chi viene percosso"), tradotto in inglese da H. Donalson (2005)
- (EN) Ara pareisson ll'aubre sec ("Ora tutti gli alberi appaiono secchi"), tradotto in inglese da James H. Donalson (2005)
Note
Bibliografia
- (EN) Gaunt, Simon, and Kay, Sarah. "Appendix I: Major Troubadours" (pp. 279–291). The Troubadours: An Introduction. Simon Gaunt and Sarah Kay, edd. Cambridge: Cambridge University Press, 1999. ISBN 0-521-57473-0.
- (EN) Gaunt, Simon B. "Did Marcabru Know the Tristan Legend?" [Conosceva Marcabru la leggenda di Tristano?]. Medium aevum, 55 (1986) pp. 108–113.
- (EN) Gaunt, Simon B. "Marginal men, Marcabru and orthodoxy: the early troubadours and adultery" [Uomini marginali, Marcabru e l'ortodossia: i primi trovatori e l'adulterio]. Medium aevum, 59 (1990) pp. 55–72.
- (EN) Léglu, Catherine. "Moral and satirical poetry". The Troubadours: An Introduction. Simon Gaunt and Sarah Kay, edd. Cambridge: Cambridge University Press, 1999. ISBN 0-521-57473-0.
- (EN) Paterson, Linda M. The World of the Troubadours: Medieval Occitan Society, c. 1100–c. 1300. Cambridge: Cambridge University Press, 1993. ISBN 0-521-55832-8.
- (EN) Van Vleck, Amelia E. Memory and Re-Creation in Troubadour Lyric. Berkeley: University of California Press, 1991.
- (FR) Viel, Riccardo. "Troubadours mineurs gascons du XIIe siècle. Alegret, Marcoat, Amanieu de la Broqueira, Peire de Valeria, Gausbert Amiel. Édition critique avec introduction, notes et glossaire par Riccardo Viel", Paris, Champion, 2011. ISBN 978-2-7453-2197-8
Voci correlate
- Lista di trovatori e trobairitz




